IL PREZIOSO DONO DELLA MUSICA – Sant’Agostino

Eccoci qua ancora una volta presenti all’appuntamento della Modena Città del Belcanto per celebrare il compleanno del grande Luciano Pavarotti, che ha mosso i primi passi canori proprio nella Corale Rossini; la “Rossini” accolta a braccia aperte dai modenesi, che ci seguono sempre con affetto e dal nostro Sindaco, che ci onora della sua presenza ad ogni concerto. Il complesso canoro è stato elogiato e premiato nelle sue quattro espressioni, dai calorosi applausi del pubblico, il giorno 8 ottobre, applausi che hanno riempito la grande navata della bella chiesa rinascimentale di Sant’Agostino, affidataci dal parroco don Tomasz Cionek Piotr e per questo lo ringraziamo sentitamente. Come ormai tradizione, siamo stati accompagnati, nel percorso canoro, dalle presentazioni, piene di curiosità e di aneddoti, dall’amico Daniele Rubboli, giornalista ed esperto di lirica, e dall’irrinunciabile e abile apporto organizzativo di Carlo Guidetti, direttore di palcoscenico e di sala. Ma veniamo alla musica. Non si poteva esordire meglio che cantando tutti insieme l’Inno Nazionale di Mameli e, in vernacolo, l’Inno di Modena “Ghirlandèina”. Ecco quindi presentarsi le bambine e ragazze de La Giovane Rossini che, dirette dalla Mª Francesca Nascetti e accompagnate alla tastiera dal M° Roberto Penta, hanno iniziato con “Due pupille amabili”, un notturno di Mozart, per proseguire con la colonna sonora del film “Aladin” e poi con una canzone del 1942 contro la guerra “A Zonzo” (mai brano fu più azzeccato, visto il periodo storico). A seguire, si sono cimentati i Diapasonica che, diretti sempre da Francesca Nascetti ed accompagnati da Roberto Penta, oltre a brani di origine svedese ed irlandese, hanno eseguito con grande maestria, “Badinerie”, pezzo tratto da una suite orchestrale di J.S. Bach, dimostrando una sorprendente agilità canora e bravura.
La religiosità, il misticismo dei “Serial Singers”, diretti ed accompagnati dal M° Roberto Penta, hanno trasmesso a tutti presenti la gioia della preghiera cantata, terminando con un brillante abbinamento di due spirituals “When the Saints go marchin’ in” e “Swing Low, Sweet Chariot” arrangiati da Kern. Grande sorpresa finale!!! Con la Rossini tradizionale e lirica, diretta dal M° Luca Saltini ed accompagnata al pianoforte dal M° Lucio Carpani, hanno fatto sfoggio delle loro belle voci tre giovani solisti, il soprano Maryana Zin, il tenore Daniele Muratori Caputo e il basso Michele Mignone. Il repertorio proposto dalla Rossini tradizionale ricco di brani lirici, ma anche di chiara ispirazione religiosa. Tra tutti spicca “O Salutaris Hostia”, tratto dalla Petite Messe solennelle di Rossini, che ci introduce ad una dedica particolare, che mi piace riportare fedelmente. “Buon Dio, eccola terminata questa umile piccola messa. È musica benedetta quella che ho appena fatto o è solo della benedetta musica. Ero nato per l’opera buffa, lo sai bene! Poca scienza, un poco di cuore, tutto qua. Sii dunque benedetto e concedimi il Paradiso.” E con “un poco di cuore” il gran finale è stato affidato, con entusiasmo e gioia, all’esecuzione dell’Halleljah di Händel. Gli spettatori hanno risposto con un’onda di affetto e di apprezzamento, manifestatasi con una gran quantità di applausi per il lavoro profuso nell’intento di offrire una bella serata culturale. Tutto mi fa pensare che nelle nostre vite non si possa e non si debba mai rinunciare al “prezioso dono della musica e del canto”. Vi ringrazio, augurando a tutti “Buona musica”

Manuela Manfredini



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