Sabato 29 ottobre, in conclusione alla Mostra sui Musicisti Modenesi, l’Auditorium della Corale Rossini ha ospitato un concerto dedicato alle vecchie belle canzoni italiane sul filo conduttore, ideato da Giglio Rossi e scritto e presentato da Daniele Rubboli, di una storia d’amore che tutti potrebbero aver vissuto. Con la collaborazione di una vivace ed entusiasa serie di cantanti come Tina Balacco, Max Barbolini, Manuela Manfredini, Davide Ronzoni, Gloria e Laila Zanasi ed anche di un “Coretto” di artisti della Rossini formato da Luciana Benatti, Massimiliano Michelini, e Giglio Rossi, oltre ai suddetti solisti, accompagnati al pianoforte da Claudia Rondelli, il concerto ha avuto anche una guest star: la canzonettista modenese Marta Lami che, dalla fine degli “Anni Settanta”, ha svolto una carriera nazionale e internazionale di successo e che poi ha assunto il nome d’arte di Maeva, con il quale ha concluso la carriera animando anche tante feste ballabili. Il pubblico ha applaudito ogni brano ed è stata un’autentica festa della tradizione melodica italiana da “Come pioveva” di Armando Gill, a “Vecchio scarpone” e a “Vecchio frac” di Modugno.
Coinvolgente il gran finale con tutti gli artisti sul palco ad intonare l’inno di Modena: La Ghirlandèina. Il successo di questo intrattenimento ha convinto tutti i protagonisti a riproporsi, nel prossimo Carnevale, con un nuovo concerto che Rubboli dedicherà a … “L’ultima serenata”.